Sensibilizzare per crescere: giovani e sviluppo ecosostenibile

Le elezioni amministrative di Pomezia sono vicine e le associazioni possono rappresentare un importante strumento per raccogliere la voce dei cittadini. Abbiamo intervistato l’associazione Città Giardino di Pomezia, che si occupa di decoro urbano e ambiente.
“Chi collabora con noi è perché ha i nostri stessi interessi. Nient’altro” ha voluto premettere Renato Merola, il presidente, che ha poi risposto alle nostre domande.

Quali sono secondo voi le criticità della città di Pomezia e quali invece le potenzialità?

«Pomezia ha innumerevoli problemi dettati dalla sua storia, fatta di industrializzazione selvaggia negli anni della cassa del mezzogiorno. Oggi abbiamo il problema della gestione di un patrimonio di capannoni industriali vuoti e in decadenza da rivalutare in maniera ecosostenibile. Da qui anche le sue potenzialità per un cambio di rotta nella progettazione e nello sviluppo di un futuro di riqualificazione del territorio».

Un commento sull’amministrazione uscente e un consiglio per la nuova che si insedierà a Giugno?

«Con l’ultima amministrazione abbiamo assistito a un cambio di rotta. Una riqualificazione e un miglioramento di tutto il territorio con nuovi servizi, decoro urbano e ambientale. Sarebbe importante continuare nella stessa direzione».

Qual è il ruolo delle associazioni in una città come Pomezia?

«Le associazioni sono tante, ma alcune hanno obiettivi comuni che possono generare sinergie. Ognuna, nel proprio ambito, rappresenta un presidio vigile su quello che avviene nel territorio e nei vari aspetti della vita sociale della città. Spesso sono da stimolo per l’amministrazione e, a volte, la supportano nell’organizzazione di eventi. Quello che manca è sicuramente una progettualità a medio-lungo raggio per avere un coinvolgimento maggiore dei cittadini».

Se la nuova amministrazione foste voi, “Città Giardino”, cosa fareste subito? Quale sarebbe il primo provvedimento?

«Non abbiamo ambizioni politiche e nessuno di noi ha formule “magiche” per risolvere problemi o emergenze. Sicuramente è preoccupante la gestione ambientale (ricordiamo ECO X e COGEA). Solo qualche giorno fa un altro incendio in un deposito di bus, a pochi passi dal centro. Manca, appunto, un progetto per la gestione delle attività connesse ai rischi ambientali e alla sostenibilità della nostra città, che fa parte di un’area metropolitana, quella di Roma.
Pochi mesi fa è stata portata avanti una raccolta firme per un registro dei tumori nella nostra area, cui hanno partecipato molti cittadini. Ciò dimostra una evidente sensibilità al problema».

Cosa fare, quali eventi organizzare e come muoversi per promuovere realmente il territorio e la crescita della città?

«Città giardino ha attualmente in corso un progetto di cittadinanza attiva per sensibilizzare i cittadini sul problema dell’inquinamento ambientale sulle spiagge del litorale. L’attenzione dei cittadini su questa tematica è essenziale per arrestare il degrado ambientale. Occorre partire dalle persone, dai ragazzi: è importante renderli partecipi del cambiamento. Noi partiamo dai piccoli gesti, dalla sensibilità personale, dai piccoli gruppi: la crescita di un territorio non può prescindere da una città pulita, vivibile, sostenibile».