pomezia-light-festival-2017

Pomezia Light Festival: parola all’artista

La città di Pomezia si prepara all’Estate 2017 con una serie di eventi culturali e non solo. Mostre, sagre, eventi sportivi e musicali saranno a disposizione di cittadini e turisti fino a settembre e accompagneranno le calde serate.
Un calendario molto ricco, all’insegna del divertimento, del gusto e anche dell’arte, come è accaduto poche settimane fa nel centro della città.

Dal 9 all’11 giugno infatti, si è tenuto il Pomezia Light Festival, che alla sua prima edizione è riuscito a coinvolgere migliaia di persone che hanno invaso le strade del centro, reso pedonale per l’occasione.
Questa innovazione nel nostro territorio ha “l’obbiettivo di radunare artisti che, utilizzando nuove e vecchie tecnologie, facciano della luce il loro mezzo espressivo” leggiamo sulla loro pagina social.
Tema principale dell’edizione 2017 è stata la realtà aumentata.
Noi siamo andati a vederlo, immergendoci nelle opere che erano disseminate sul percorso e lasciandoci stupire da un’arte a cui forse non siamo ancora abituati, fatta di cemento, pareti illuminate, proiezioni, luci e giochi di colore.
Per l’occasione abbiamo intervistato Bi-Nomi, un duo di artisti pometini che ha partecipato al Festival con un’installazione dal nome Lumenkami.

Ci raccontano di come “l’importanza del Festival risiede nella novità, per Pomezia e città limitrofe, di portare una forma d’arte diversa a contatto con le persone. Portare i fruitori in un luogo aperto, svecchiando l’arte da quella patina che solitamente ricopre alcune mostre”.

Punto di forza? “L’interattività che dà agli spettatori la possibilità di essere parte delle opere e facendo sì che queste installazioni modifichino per tre giorni l’ambiente della città”.
Secondo il duo di artisti, “eventi come questo andrebbero sempre valorizzati dalle amministrazioni comunali e dalle persone, per il fermento che si crea, l’entusiasmo dei più piccoli e per creare quella attesa nel prossimo anno per poter vedere nuove opere…creando così anche un certo spirito comunitario”.

“La nostra opera – continuano Bi-Nomi – nasce dall’incontro con il boschetto di largo Catone, tra le location disponibili per le installazioni. La posizione, gli alberi che escono dal pavimento lastricato e l’ambiente circostante ci hanno ispirato. Abbiamo portato animali acquatici in un mondo boschivo e usato la tecnica degli origami per la realizzazione dell’opera. Una sorta di camera delle meraviglie in cui tutti potevano entrare e uscire. Gli origami, per avere sempre presente il tema della luce, sono stati colorati con vernici fluorescenti che attivano il loro colore mediante l’utilizzo di lampade UV”.

Come dicevano i nostri artisti, ora aspettiamo il prossimo anno per vedere cos’altro riusciranno a creare loro e tutti i partecipanti all’iniziativa, che ha ricevuto in questa edizione un enorme successo di pubblico.
Come noi, saranno felici i commercianti, che hanno tenuto i negozi aperti nelle vie del centro, a significare che una città viva può portare benefici per tutti, dall’economia alla cultura.
Speriamo quindi di vedere in questa estate altre iniziative e che le città vicine del lungo litorale laziale vengano contagiate nei prossimi anni, perché c’è tantissimo potenziale.