La pubblicazione della gara per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione di Roma, nei pressi della stazione di Santa Palomba, rappresenta un tema di estremo interesse per il nostro territorio. Vogliamo ripercorrere insieme a voi lettori i punti chiave della questione, da cui partire per ulteriori futuri approfondimenti.
Il bando
Il 16 novembre, come annunciato sul portale di Roma Capitale, è stata ufficialmente avviata la Gara per l’affidamento in concessione della progettazione, autorizzazione all’esercizio, costruzione e gestione del polo impiantistico relativo ad un impianto di capacità di trattamento pari a 600.000 ton/anno di rifiuti, e annessa impiantistica ancillare – ausiliare n.d.r. – per la gestione dei rifiuti residui decadenti dal trattamento termico, la mitigazione delle emissioni di anidride carbonica e l’ottimizzazione della distribuzione dei vettori energetici recuperati.
La modalità scelta è il project financing, che prevede il coinvolgimento di soggetti privati nella realizzazione e nella gestione di opere pubbliche. L’investimento verrà compensato da una concessione di 401 mesi (33 anni e 5 mesi), per un totale di € 7.4 miliardi di euro. Si tratta, dunque, di un’operazione di finanziamento di lungo periodo, in base alla quale i flussi di cassa previsti per la gestione dell’opera garantiscono il rimborso del denaro concesso inizialmente.
Il polo
Il polo impiantistico sarà ubicato nel territorio del Comune di Roma, più precisamente nel Municipio IX in località S. Palomba, nell’area di proprietà di AMA (Carta Tecnica Regionale 1:10000 alla Sezione 387120 “Cecchina”, riportata in rosso nella seguente figura) e sarà costituito da due linee uguali di capacità pari a 300.000 t/anno di rifiuto indifferenziato.

Saranno realizzati quattro varchi distinti, uno di ingresso e uno di uscita per i mezzi pesanti (su Via Cancelliera), uno di emergenza (su Via Ardeatina), ed uno di ingresso/uscita per i mezzi leggeri (su Via Cancelliera). In adiacenza al termovalorizzatore sarà presente un edificio di circa 12.000 m2 dedicato al trattamento delle scorie, che sul tetto ospiterà un impianto fotovoltaico. La sezione di deposito temporaneo delle ceneri leggere e dei residui del trattamento fumi sarà posizionata in un edificio chiuso collocato in adiacenza al termovalorizzatore (lato sud). Una porzione del sito, adiacente alla Via Ardeatina, sarà destinata alla sezione della cattura della CO2 e al suo trattamento.
Per approfondimenti ecco il link alla sintesi del progetto, presente all’interno del bando.
Le dichiarazioni e il cronoprogramma
“Con la gara per realizzare un moderno termovalorizzatore – ha sottolineato Gualtieri – vogliamo porre fine alla vergogna di una città che era costretta a mandare a smaltire i rifiuti ovunque: il termovalorizzatore di Roma sarà un impianto all’avanguardia sul piano tecnologico, il meno inquinante d’Europa e ci garantirà di raggiungere l’obiettivo discarica zero”.
Roma Capitale aveva avviato un’interlocuzione con l’ACEA per migliorare la proposta dal punto di vista tecnico ed economico, per avere una tariffa più concorrenziale ed una soluzione operativa più efficace. Il progetto così ridefinito dall’Associazione Temporanea di Imprese guidata da ACEA, è stato utilizzato come base del bando.
Secondo il cronoprogramma, il cantiere dovrebbe iniziare entro l’autunno 2024 per finire entro il 2026.
I termini di scadenza del bando sono fissati per la metà di maggio 2024.
I dubbi
La nostra redazione lavorerà nelle prossime settimane per chiarire i dubbi sulla realizzazione dell’opera, sia da un punto di vista urbanistico sia da un punto di vista socio-ambientale.
Per realizzare i nostri articoli ci avvarremo di interviste puntuali e super partes a tecnici, associazioni dei cittadini, aziende locali e rappresentanti politici dei comuni coinvolti, compreso ovviamente quello di Roma capitale. L’obiettivo è fare chiarezza su un progetto di portata ultratrentennale e dai tratti ancora poco definiti. Vi chiediamo di leggerci e, qualora foste direttamente coinvolti/interessati, di portarci le vostre testimonianze.
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