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Collateral Beauty, un film di David Frankel

Collateral Beauty significa bellezza collaterale, che è fatta da tutti quegli atti di gentilezza disinteressata che si ricevono dopo una tragedia, la compassione nel senso più puro e alto del termine.

Il protagonista, Howard, interpretato da Will Smith, è un uomo distrutto dal dolore per la morte prematura della figlia di sei anni e che piomba in uno stato di depressione profondissima. Allontana gli amici e colleghi dell’agenzia pubblicitaria che ha fondato e che rischia di far fallire, trascorre le sue giornate tra la costruzione di gigantesche architetture di tessere domino e le corse in bici contromano sulle strade di New York. Così i suoi tre amici e soci, interpretati da E. Norton, K. Winslet e M. Peña, decidono di assumere un’ investigatrice e poi tre attori per dimostrare che il suo stato mentale non è idoneo alla gestione della loro azienda.

I tre attori saranno ingaggiati per dare vita ad Amore, Tempo e Morte, le tre entità astratte alle quali il protagonista scrive lettere piene di risentimento. Il loro intervento serve per dare una scossa ad Howard che inizia a frequentare un gruppo di aiuto per persone che condividono la sua stessa tragedia. Intanto i tre attori, ingaggiati dai tre amici per Howard, entrano in sintonia con loro e li aiutano a far emergere e risolvere le loro situazioni controverse. Howard alla fine riuscirà a riconciliarsi con la sua vita con una svolta sorprendente che non è il caso di svelare.

I punti di forza del film sono prima di tutto il cast stellare, per il quale il regista ha saputo, con grande equilibrio, ritagliare una parte rilevante per ognuno. Will Smith è un depresso credibile e struggente, con gli occhi rossi, lacrimevoli e lo sguardo perso nel vuoto. Helen Mirren, nel ruolo dell’attrice che interpreta la Morte, è la perfetta sintesi tra la vanità dell’artista e la saggezza dell’anziana che con i suoi occhi blu riesce a scavare nelle coscienze degli uomini. Solo per citarne due e senza nulla togliere a Keira Knightley e Jacob Latimore che hanno dato un corpo e una voce all’Amore e al Tempo.

Collateral Beauty è un film dall’innegabile valore catartico, il dramma e la sua tensione penetrano nello spettatore senza schiacciarlo. Alcuni momenti più leggeri riescono a stemperare la tensione e la partecipazione emotiva che comunque restano costanti per tutta la durata del film. Uscendo dalla sala vi ritroverete con una tristezza interiore, ma alzando lo sguardo incrocerete gli occhi lucidi di qualche altro spettatore e lì forse riuscirete a cogliere un po’ il senso della bellezza collaterale.