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Zoomarine. Disavventure di un turista.

Il Comune di Pomezia ha appena reso noti gli eventi dell’Estate 2017. Tante iniziative, eventi, sagre, concerti… davvero come mai prima l’amministrazione comunale sembra aver risposto ad ogni esigenza, ogni richiesta, ogni categoria è rappresentata. Noi però vogliamo fare un passo indietro. Pomezia si sta muovendo bene per quanto riguarda gli eventi e l’organizzazione delle feste, ma ci siamo voluti mettere nei panni di un turista, uno vero, uno che non vive nel nostro comune, che magari è nato a chilometri di distanza da noi ed è da queste parti solo in vacanza. Si, mi rendo conto che non è proprio un’immagine facile da mettere a fuoco, ma ci sono. Il Comune, qualche mese fa, ha presentato una ricerca fatta proprio in base ai dati del turismo sul nostro territorio, con le presenza nei musei, nei parchi di divertimento, sulle nostre spiagge, con previsioni future e piani d’investimento. Quindi ci siamo immedesimati e siamo voluti diventare anche noi dei turisti.

Allora, se un turista è a Roma in vacanza, di cose da fare ne ha a davvero tante, ha l’imbarazzo della scelta, lo sappiamo. Magari però, tra un museo, una rovina e un’opera d’arte, ha voglia di staccare un po’ e di rilassarsi lungo la costa. La prima cosa che ha da offrire il nostro territorio – non ce ne voglia nessun altro – è senza dubbio il parco di divertimenti Zoomarine.

Zoomarine ha aperto i battenti a Torvaianica nel lontano 2005, dodici anni fa. Da allora il suo volume di affari è cresciuto notevolmente. Sedici attrazioni, 40.000 m² di grandezza. Nel 2009, il parco ha ottenuto la prima licenza italiana come Giardino Zoologico, è stato nominato in diverse edizioni dei Parksmania Awards. In particolare: nel 2009 e nel 2010 nella categoria Parco dell’anno, vincendo la categoria nel 2010. Nel 2012 l’attrazione Laguna dei pirati è stata nominata nella categoria Miglior Nuova Attrazione Family, anche in questo caso vincendo. Nel 2013 e nel 2014 il parco ha ottenuto la nomina come Migliore Personale. Infine nel 2011 Zoomarine è stato inserito nel II Polo Turistico di Roma Capitale. Insomma, una sicurezza del territorio, che però non sempre ha avuto vita facile con le amministrazioni comunali e regionali. La ricerca che però abbiamo voluto fare è capire come e quanto è facile per un turista in vacanza nella capitale d’Italia raggiungere il parco.

Il protagonista della nostra storia quindi si sveglia la mattina e decide di passare l’intera giornata allo Zoomarine. Deve però raggiungere il parco…

La prima possibilità sono i mezzi pubblici. Partendo dalla stazione Termini il tragitto prevede: Metro B fino a Laurentina, da qui Cotral direzione Nettuno Poligono fino a Torvaianica, via Danimarca. Tempi di percorrenza, traffico permettendo, 1h14minuti. Considerando che il parco apre alle 10, la partenza da Termini sia stata per le 9, con arrivo quindi, Pontina permettendo, alle 10.14 a Torvaianica. Adesso il nostro protagonista può decidere di incamminarsi a piedi e raggiungere il parco, distante circa 2 km in una mezz’ora, oppure aspettare l’autobus della linea Troiani, che gestisce il trasporto urbano del comune di Pomezia, che parte alle 10.50 e arriva alle 11 davanti Zoomarine. Due ore di viaggio. Il ritorno, sempre con partenza alle 17:50 dall’ingresso del parco, permette la coincidenza su via Danimarca alle 18.25 con arrivo alle 19.25 a Laurentina e di nuovo a Roma Termini per le 20:00. Prezzo totale di spesa: circa 5,30€.

Come seconda possibilità il nostro sfortunato turista ha il treno. Qui la faccenda si fa davvero curiosa. Ricordiamo che gli orari, le tariffe e le coincidenze sono state prese direttamente dalle compagne di trasporto negli orari dei giorni festivi, quando si presume ci sia più affluenza in un luogo di questo genere. Sempre da Termini il treno per Santa Palomba parte alle 9.06 con arrivo alle 9.24. Fin qui tutto bene. Zero traffico zero stress. Spesa minima di circa 2 euro e tutto sommato comodo e rapido. Peccato che Santa Palomba dista circa 24 km da Zoomarine e raggiungerlo è un vero e proprio percorso ad ostacoli. Il primo pensiero è quello di arrivare a Torvaianica. Purtroppo però il primo autobus disponibile per il litorale è alle 11:00 con arrivo alle 11:58 in via Danimarca. Qui, stesso problema riscontrato nell’itinerario precedente, o a piedi per 2 km o autobus, ma la coincidenza è stata persa e la prima disponibilità è alle 13.55 con arrivo a destinazione alle 14.05, ben cinque ore dopo la partenza dalla stazione Termini. Il ritorno è paradossale perché incastrando tutte le coincidenze si dovrebbe prendere l’autobus dal parco alle 14.45 per stare alle 14.55 su via Danimarca, dato che alle 16.07 c’è l’ultima linea che porta a Santa Palomba, dove, con arrivo alle 17.05 il treno per Roma Termini partirebbe alle 17:35, arrivando alle 17.54. In questo caso “solo” tre ore dopo la partenza, ma con una permanenza al parco divertimenti di soli quaranta minuti.

Altra opzione per il nostro caro turista sarebbe quella di passare per Ostia, quindi metropolitana fino ad Ostiense, da qui il treno per Ostia C. Colombo, con partenza alle 09:30 e arrivo alle 10.07. Arrivati sul litorale romano però il primo autobus per via Danimarca è alle 12.35, dato che la linea mare dell’Atac arriva fino a campo Ascolano. Alle 13 quindi si arriva a Torvaianica e ancora una volta si aspetta l’ultimo mezzo per Zoomarine alle 13.55, con arrivo alle 14 al parco, sempre cinque ore dalla partenza.

Zoomarine prevede un servizio di trasporto privato con partenza da Termini e arrivo direttamente al parco. Il nostro turista può contare su quello, così che in un’ora arrivi a destinazione spendendo però molto di più. In media, con il trasporto pubblico la spesa è di circa 5 euro, mentre con l’autobus privato più del doppio, ma davanti a tempistiche come queste e difficoltà varie, credo che la scelta non sia difficile da fare. Ovviamente ci sarebbero tante altre soluzioni, incroci vari, arrivi a Pomezia e da qui coincidenze e incroci che permetterebbero anche di guadagnare tempo, ma un turista certe cose può non saperle e si affiderebbe alla conoscenza sommaria del territorio e la necessità di arrivare da un punto A ad un punto B, cosa che sembrerebbe facile, ma invece non è così scontato, soprattutto per noi.