Lazio zona gialla

Covid nel Lazio, le nuove regole in zona gialla

La variante Omicron arrivata prepotentemente in Italia sembra aver riportato il paese indietro di alcuni mesi. Complice anche il periodo di festa, i contagi sono aumentati in modo vertiginoso ma questo vale anche per il numero di tamponi effettuati, circa un milione al giorno. Per far fronte al problema, il Governo insieme al Comitato Tecnico Scientifico ha emanato nuovi provvedimenti riguardanti la quarantena e il colore delle regioni.

Dal giorno lunedì 3 gennaio il Lazio diventa zona gialla, insieme a Lombardia, Piemonte, Sicilia e ad altre sette regioni che avevano già cambiato colore nelle settimane passate.

L’unica differenza data dal passaggio dal bianco al giallo è l’obbligo di mascherina all’aperto, regola che nel Lazio era già in vigore dal 23 dicembre per ordinanza del Presidente Zingaretti.

L’assessore alla Salute D’Amato ha poi predisposto un incremento di posti letto nelle strutture ospedaliere riservati a malati Covid.

Cambiano invece le regole generali in tutta Italia per i vaccinati, i non vaccinati e chi ha avuto contatti con persone positive.

Chi ha avuto contatto stretto con un positivo:

  • Se vaccinato con due dosi (da più di quattro mesi), dovrà restare cinque giorni in quarantena e poi fare un tampone che deve risultare negativo.
  • Se vaccinato con Booster (o doppia dose da meno di quattro mesi), non dovrà fare la quarantena ma restare in auto sorveglianza con mascherina FFP2 per cinque giorni.
    Al termine di questo periodo si potrà fare un tampone.
  • Se non vaccinato, dovrà restare in quarantena per dieci giorni prima di sottoporsi al tampone.

La differenza tra auto sorveglianza e quarantena è che la prima non prevede restrizioni negli spostamenti e quindi permette di circolare liberamente a patto di indossare sempre una mascherina di tipo FFP2. La quarantena è invece l’obbligo di restare nella propria abitazione senza incontrare altre persone.

Chi è positivo:

  • Se asintomatico si dovrà osservare un periodo di isolamento di dieci giorni prima di effettuare un tampone, che dovrò risultare negativo.
  • Se sintomatico i giorni di isolamento sono sempre dieci ma il tampone si potrà effettuare dopo tre giorni dalla scomparsa dei sintomi.

Ulteriori regole entreranno in vigore tra il 7 e il 10 gennaio fino al termine dello stato di emergenza, per ora fissato al 31 marzo. Vediamole:

Green Pass Rafforzato (si ottiene con il vaccino o la guarigione) esteso per tutte le attività.
Significa che il QR Code darà libero accesso a mezzi di trasporto, fiere, congressi, alberghi, strutture ricettive, eventi collegati a cerimonie civili e religiose come matrimoni e battesimi. Servirà inoltre per attività sportive come palestre e piscine, ristoranti anche all’aperto, musei e tutte le attività ricreative e sociali. 

Green Pass Base (si ottiene con un tampone negativo) valido per entrare in supermercati, negozi e recarsi a lavoro.

Ridotta al 50% la capienza degli stadi e al 35% per gli impianti sportivi al chiuso, obbligo di avere con sé il super green pass e mascherine FFP2.
Al momento non è previsto il super green pass per studenti e lavoratori, che potranno così ricorrere al tampone.

Ritorno a scuola in presenza e insegnanti obbligati a indossare mascherine FFP2. È probabile che cambierà il sistema di quarantena per le classi con positivi al Covid-19.

Il 5 gennaio potrebbero esserci novità sull’obbligo della super certificazione verde per tutti i lavoratori. Il Consiglio dei ministri vorrebbe promulgare un decreto per indurre molte categorie a iniziare il ciclo vaccinale, come già successo per sanitari, forze dell’ordine e insegnanti.

Dal primo febbraio il Super Pass dura sei mesi dall’ultima somministrazione e non più nove.