Fabio Dominici Ardea

La strana candidatura dell’architetto Dominici ad Ardea

Notturno come il lavoro di Penelope, che al calar del sole disfaceva la tela tessuta di giorno. In questa notte tentiamo anche noi di disfare retorica e luoghi comuni, comodi argomenti in mano all’imbecillità che regna sovrana. Sperando che Ulisse ritorni presto.

Si scaldano i motori di partiti e movimenti nell’antica (e giovane) città di Ardea. Nonostante non si sappia ancora la data esatta del voto, già i primi schieramenti sono usciti allo scoperto: due i candidati sindaci ufficiali (Martino Farneti e Luca Vita, entrambi espressione di forze civiche) e tanti i rumors che si susseguono in piazza, nei bar, sui social… e qualche volta sui giornali.

È il caso della candidatura (quasi) ufficiale dell’architetto Fabio Dominici, (quasi) annunciata da Il Caffè.

Il “quasi” riportato persino nel titolo dell’articolo sul sito del periodico locale è in realtà la vera parola chiave di questa candidatura, al momento. Già, perché non solo non vi è stato nessun comunicato ufficiale da parte dei partiti e delle forze di centrodestra che – sempre secondo la ricostruzione giornalistica – sarebbero ad un passo dall’accordo. Ma a distanza di ormai tre giorni dalla pubblicazione dell’articolo, gli unici aggiornamenti al riguardo sono i distinguo e le prese di distanza. Come quella del movimento Liberiamo Ardea, che ha già precisato che in caso di scelta dell’architetto come candidato sindaco, si sfilerebbe da questa ipotetica coalizione.

E dire che Il Caffè era riuscito persino a strappare le prime entusiastiche dichiarazioni del candidato, pronto a slanci in avanti, soprattutto per chiarire che non esistono incompatibilità formali tra la carica di presidente di un consorzio e quella di sindaco. È bastato il comunicato di Liberiamo Ardea a far capire che il problema non è giuridico ma squisitamente politico, visto che i consorzi ad oggi rappresentano una delle questioni dirimenti per chi voglia finalmente scommettere sullo sviluppo dei 9 km di costa della cittadina laziale.

E poi vi è la questione coalizione: quali sarebbero le liste e le forze politiche che compongono questa coalizione di centrodestra? Al momento, infatti, l’ex Sindaco Farneti (che ha amministrato la città dal 1997 al 2001 proprio alla guida di uno schieramento di centrodestra) sembra correre in solitaria. Così come sembrerebbe in rampa di lancio la candidatura di un’altra vecchia conoscenza del centrodestra ardeatino come Mariano Amici (che ha amministrato la città dal 1982 al 1985 e poi ancora dal 1987 al 1994), un passato nella DC prima e in Forza Italia poi. E mentre tutto sembra tacere tra i due maggiori partiti del centrodestra cittadino (Lega e soprattutto Fratelli d’Italia), il consigliere regionale Palozzi annuncia coalizioni ad Ardea tra il proprio partito (Cambiamo! con Toti), due liste civiche (tra le quali Liberiamo Ardea) e una rediviva DC.

Insomma, grande è la confusione sotto il cielo del centrodestra rutulo insomma. Ce la farà il nostro architetto a conquistare e ricompattare la galassia destrorsa cittadina?