Intervista all’autore: “Il gancio” di Michele Salvioli

A distanza di qualche anno dal suo primo romanzo “Ritratti di vita” (Europa Edizioni), Michele Salvioli torna con la sua seconda opera: “Il gancio”. È la storia di un ragazzo senegalese che, come i tanti che sono costretti ad abbandonare le proprie terre d’origine per poter ambire a un futuro migliore, raggiunge l’Italia, dove sogna di guadagnarsi da vivere e di costruire la propria famiglia.

Per la pubblicazione de “Il gancio” Michele ha scelto Bookabook, una casa editrice che dà al lettore l’occasione di seguire le fasi centrali della pubblicazione di un romanzo.

Approfittiamo della stretta collaborazione che lega Michele a “Il Turno” per parlare con lui della sua ultima opera.

Nel libro hai scelto di raccontare il punto di vista di Pap, un ragazzo immigrato in Italia dal Senegal. In che modo hai avuto l’occasione di confrontarti con questa realtà, mai come oggi al centro della cronaca italiana?

Ho conosciuto molti ragazzi venuti da diversi paesi africani tra il 2012 e il 2015, lavorando in due ambiti apparentemente lontani. La prima esperienza è stata come dialogatore impegnato nella raccolta fondi per una famosa ong che si occupa di progetti per l’infanzia. La seconda, la più importante e toccante, è stata quando insegnavo lingua italiana a immigrati di ogni angolo del mondo.

La storia di Pap mette in luce come, nonostante la diversa cultura e un pesante bagaglio di esperienze, un ragazzo rimane tale qualunque sia il suo luogo di origine e sogna, si impegna, vive l’amicizia come farebbe un nostro connazionale della stessa età. Quanto c’è di autobiografico nei tuoi personaggi?

Certo i sentimenti e le relazioni umane scavalcano qualsiasi differenza. I desideri e i sogni di due coetanei sono molto più simili di quanto si possa immaginare. Ovviamente in questo romanzo c’è una forte componente autobiografica. Sono più i personaggi ad essere ispirati da persone reali che le vicende.

Nei tuoi libri, insieme ai personaggi, sono protagoniste le città che fanno da sfondo alle loro storie. Quanto è importante per te curare l’ambientazione nell’ambito del processo creativo?

L’ambientazione viene da sé, non è un aspetto sul quale rifletto molto. Mi viene naturale far muovere i personaggi in posti che conosco bene, spesso che amo. In generale il rapporto tra uomo e ambiente è affascinante, ma non ho ancora avuto modo di approfondirlo.

Bookabook è una realtà editoriale che permette al lettore di seguire le ultime fasi della nascita di un’opera letteraria, dalla bozza alla pubblicazione. Vuoi spiegarci meglio come funziona?

Quello che ha catturato la mia attenzione è stato proprio questo: il lettore che diventa un po’ editore. Bookabook è il giusto compromesso per permettere ad autori emergenti – non famosi per aver avuto successo in altri ambiti – di arrivare alla pubblicazione senza spendere di tasca propria e con un gruppo di professionisti alle spalle. La mia campagna è quasi a metà dell’obiettivo, spero di raggiungerlo nei prossimi 80 giorni.

Per leggere le bozze del libro e promuovere la pubblicazione dell’opera, è possibile prenotare la propria copia in formato cartaceo o digitale seguendo il link https://bookabook.it/libri/il-gancio/ . Noi della redazione consigliamo di non perdere l’occasione di leggere la storia di Pap e partecipare attivamente all’uscita de “Il gancio”.