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Genius, un film di Michael Grandage

Genius è un film ispirato alla vera storia dello scrittore Thomas Wolfe e del suo editor Maxwell Perkins vissuti nei primi decenni del ‘900.

A dispetto del titolo, che potrebbe far pensare ad una narrazione incentrata principalmente sul vero e autentico genio letterario di Thomas Wolfe, il regista, giustamente, mostra quanto la vita dei due protagonisti sia stata indissolubilmente intrecciata. Un legame nato sul lavoro ma ben presto destinato a diventare una vera amicizia con tutte le difficoltà e le crisi del genio sregolato interpretato da un ottimo Jude Law ormai consacrato – se ce ne fosse stato bisogno – da Sorrentino in The Young Pope. Il suo editor, il suo più grande e unico amico, è invece interpretato da un altro gigante, Colin Firth, in una prova che lo vede rappresentare un personaggio opposto rispetto a Jude Law: misurato, serio, buon padre di famiglia, paterno anche nei confronti del suo assistito del quale deve contenere l’esuberanza e l’ipertrofica produzione letteraria.

Per chi è appassionato di letteratura questo è un film imperdibile perché, oltre a mostrare anche dei mostri sacri come Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway – altri due assistiti da Maxwell Perkins – descrive la lotta vera e a tratti drammatica tra scrittore ed editore dalla quale, alla fine, dopo discussioni, tagli e dubbi, viene alla luce il libro che noi tutti leggiamo.

L’editor è un contadino che fa crescere il campo seminato dallo scrittore e sceglie per noi i frutti migliori e per riuscire nel suo compito deve avere la collaborazione dello scrittore, anche se per quest’ultimo ad ogni parola eliminata gli sembrerà di subire un’amputazione.

In conclusione una storia vera e appassionante, affidata ad un cast stellare, tra i quali spiccano oltre ai già citati Jude Law e Colin Firth, anche Nicole Kidman e Laura Linney nel ruolo delle rispettive compagne, Guy Pearce in Scott Fitzgerald e Dominic West in Ernest Hemigway, non può che essere un film apprezzabile e interessante.