Un'industria-Pomezia-Aprilia

Come sta andando l’industria nel nostro territorio

Ieri pomeriggio Unindustria, l’associazione che rappresenta industriali e imprese delle quattro province del Lazio, ha organizzato un evento presso il Museo Città di Pomezia, per presentare lo studio Focus Area Sud. La ricerca, elaborata dall’Università La Sapienza di Roma anche grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio e gli enti locali, punta ad offrire uno spaccato dell’area produttiva a sud della Capitale, perlopiù concentrata nei Comuni di Pomezia e Aprilia.

L’appuntamento si è rivelato interessante, non solo per comprendere come sta andando l’industria nel nostro territorio, ma anche quali siano state le conseguenze della pandemia in atto e quali prospettive possa avere il settore nel prossimo futuro.

Lo scopo ultimo di Unindustria – più volte sottolineato da Renato Sciarrillo, Presidente Unindustria Area Comprensoriale di Aprilia – è quello di definire le basi per un piano di sviluppo territoriale e di attrazione degli investimenti. 

Lo studio, condotto da un team coordinato dal prof. Alberto Pastore, ha messo in luce la presenza di una struttura produttiva consistente, solida e competitiva, con un numero di imprese in lenta ma crescita, che ad oggi raggiunge complessivamente le 10.334 unità. A trainare l’intero settore è il manifatturiero, con poco meno di 1000 imprese e oltre 15mila dipendenti. Al suo interno, il farmaceutico dà impiego al 24,6% della forza lavoro, seguito a distanza dall’alimentare (8,7%) e dal chimico (7,4%).

Il manifatturiero di quest’area industriale rappresenta circa il 10% dell’apparato regionale: elemento più volte sottolineato dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Paolo Orneli. Lo studio ha anche messo in luce l’evoluzione del terziario, che oggi dà lavoro al 42% dei lavoratori di questo territorio, con punte di eccellenza nei comparti entertainment, ricettività alberghiera e servizi alle imprese.

Nel corso degli ultimi due anni, il sistema produttivo del nostro territorio ha saputo mostrare una forte resilienza durante la pandemia, tanto che il turnover (differenza tra iscrizioni e cessazioni in Camera di Commercio) nei primi sei mesi del 2021 è del 3,3% con un saldo negativo di appena 19 unità.

Lo studio ha poi analizzato punti di forza (localizzazione in prossimità di hub aeroportuali e portuali e infrastruttura ferroviaria) e di debolezza (rete stradale del tutto insufficiente, con i nodi irrisolti dei collegamenti Roma-Latina e Cisterna-Valmontone), concentrandosi poi sull’esigenza di costruire un’area identitaria sotto il profilo economico e sociale, sulla quale costruire la pianificazione e gestione dei processi di sviluppo.

Molto interessante, nel pomeriggio di ieri, è stata poi la tavola rotonda condotta dal giornalista RAI Marco Frittella, che ha visto la partecipazione – oltre ai già citati Sciarrillo e Orneli – dei Sindaci di Pomezia e di Aprilia, del Presidente del Consorzio Industriale del Lazio Francesco De Angelis e di quello della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti. 

Da molti interventi, è emersa la fiducia in una nuova reindustrializzazione che potrebbe coinvolgere l’area nel post-pandemia e che in parte già caratterizza la fase attuale. Una grande criticità – più volte ribadita dai due primi cittadini – rimane la lentezza della pubblica amministrazione, con il groviglio di norme e di enti che regolano e guidano l’avvio di nuovi investimenti. In questo, negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza, ma il lavoro appare ancora alle fasi iniziali.

Mentre un elemento sicuramente positivo è il lavoro che vede coinvolte istituzioni, aziende e società civile, verso la costruzione di una vera cultura distrettuale, capace di leggersi in modo unitario, nonostante le divisioni di natura amministrativa e di percorrere insieme strade di sviluppo condivise.

Un quadro dunque a tinte chiare, con un sistema solido che vuole proiettarsi nel futuro da protagonista, soprattutto nella fase che si apre quest’anno, con l’arrivo anche degli ingenti finanziamenti garantiti dal PNRR.

Per chi volesse rivedere l’evento, su YouTube è disponibile la registrazione: