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Atletica: dove Pomezia è “mondiale”

In questi giorni due giovani pometini, Mario Marchei e Mattia Di Panfilo, sono impegnati nei mondiali d’atletica leggera under 20 di Tempere. I due atleti sono stati convocati qualche settimana fa dall’ex oro olimpico Stefano Baldini, oggi direttore tecnico del settore giovanile della Fidal, che li ha scelti per rappresentare il tricolore nella kermesse finlandese. Noi de il Turno abbiamo contattato l’allenatrice dei due giovani campioni, Maura Cosso, che ci ha rilasciato una breve intervista.

Quali sono state le prime sensazioni a caldo una volta avuta la notizia della convocazione dei suoi due atleti?

Mario e Mattia sono ormai quattro anni che hanno la fortuna di partecipare a grosse manifestazioni, ma mai come quest’anno la convocazione è stata sofferta fino all’ultimo per motivi diversi: Marchei si è infortunato a fine aprile e non ha potuto partecipare ai campionati italiani, ma è riuscito a tornare in gara in tempo per acciuffare un posto per la staffetta di Tempere. Di Panfilo ha litigato con il vento, spesso contrario, e anche se nell’anno della maturità scolastica è riuscito a staccare il pass per la Finlandia.

Cosa si aspetta da questa prestigiosa vetrina? Non tanto per quanto riguarda i risultati, che ovviamente ci auguriamo essere importanti, ma cosa potrà insegnare ai giovani atleti vivere in esperienza di questo genere?

Fare un campionato mondiale ti apre un mondo di grosse esperienze. Ti trovi vicino a coetanei di tutto il mondo, alle loro culture e alle loro usanze. Un’esperienza vera, non virtuale da social, che ti rimane dentro per sempre.

Pomezia ha storicamente sempre ricoperto un ruolo da protagonista nel campo dell’atletica. A cosa dobbiamo tanti successi secondo la sua esperienza?

Fare atletica a Pomezia è facile, stimolante e unico. L’Atletica Pomezia è sul campo dal 1972, in continua crescita di successi, numeri e progetti. Chi viene da noi sa di portare i figli in un ambiente sano e professionale, dove farli crescere soprattutto fra sani principi. Quello che si instaura fra tecnici, famiglie e ragazzi è un legame indissolubile nel tempo.

Infine ha un messaggio da dare ai suoi due ragazzi prima della partenza?

Facendo parte dello staff della nazionale, avrò la fortuna di stare al loro fianco in questa avventura. Per loro il messaggio sarà sempre lo stesso “date tutto il meglio di voi stessi per non avere rimpianti dopo la linea d’arrivo, diverittevi e godetevi questa esperienza unica”.