Ardea: una settimana di preoccupazioni

Settimana d’addio ad Ardea, parte 12

Lunedi 18 marzosi è giunti a una svolta nel caso del neonato trovato morto presso le Salzare, a Tor San Lorenzo, lo scorso 15 marzo. La madre del bambino, una ragazza romena di 21 anni che si presumeva essere in Francia per motivi familiari, si è recata alla stazione dei carabinieri di Marina di Tor San Lorenzo comunicando alle autorità di aver lasciato il bambino in custodia a una vicina di 63 anni, della stessa nazionalità, e di essere tornata tempestivamente una volta saputo della morte del figlio. Già in precedenza i servizi sociali del comune di Ardea le avevano tolto un figlio e intanto la procura di Velletri ha aperto un’inchiesta, attualmente senza ipotesi di reato.

Sempre lunedì, in via Corona Australe, all’interno del consorzio Colle Romito, in una villa confiscata a un boss ad Ardea sta nascendo un importante progetto; trasformare il villino inabitato in un centro diurno per malati di Alzheimer. Questa iniziativa, di cui si parla da anni, ha ricevuto il via libera da parte del Comune solamente a dicembre 2018. Ora si resta in attesa del definitivo avvio delle attività.

Mercoledì 20, in mattinata, un gruppo di genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo Ardea 2, in via Campo di Carne, si è recato a scuola per discutere della preoccupante situazione della manutenzione dello stabile e in particolare delle molteplici infiltrazioni. A riceverli è stato il responsabile del plesso, il professore Giampiero Cerri che si è impegnato a contattare tempestivamente la polizia locale e il Comune. Sono stati chiamati anche i vigili del fuoco del distaccamento di Pomezia, che hanno rassicurato i presenti comunicando che la struttura non è esposta a un pericolo imminente ma che è necessaria un’accurata manutenzione.

Giovedì 21 le lavoratrici addette al servizio mensa del comune di Ardea hanno lanciato un appello sulle numerose criticità che incontrano quotidianamente nello svolgimento delle proprie mansioni, soprattutto riguardo l’insufficienza nel numero di personale impiegato. A fronte delle 27 lavoratrici demandate al servizio solamente 22 si occuperebbero effettivamente del lavoro all’interno delle mense; le altre cinque verrebbero, infatti, impiegate all’interno del centro cottura della ditta a Roma e nel trasporto dei pasti. Anche gli orari di lavoro, lo spostamento continuo di sede e ruolo, il cambio dai pasti mono porzione al servizio di sporzionamento, che richiede un maggiore impiego di tempo e personale, rappresentano delle difficoltà per le lavoratici.

Venerdì 22 i cittadini hanno scritto al sindaco una lettera per annunciare una raccolta firme per il miglioramento del servizio dei trasporti locali. “La nostra proposta è di chiedere all’amministrazione di garantire ai cittadini di Ardea il diritto di scegliere, a livello locale, il trasporto pubblico non di linea per soddisfare qualsiasi esigenza e/o comodità di trasporto. I cittadini chiedono di esercitare questo diritto, tramite il rilascio di autorizzazioni di un servizio di rimessa (NCC) facendo anche funzioni di servizio di piazza (taxi)”. Qui il testo integrale