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Ardea, guida al voto

Il prossimo 11 giugno – sulla base del decreto del Ministro dell’Interno del 29 marzo scorso – si terranno in Italia le elezioni amministrative per il rinnovo di numerose giunte comunali. Tra le città interessate, vi è anche Ardea.

La giunta guidata da Luca Di Fiori, vincitore delle elezioni nel 2012, benché giunta ormai alla sua scadenza naturale (in Italia le amministrazioni delle città vengono elette ogni 5 anni), è stata infatti sfiduciata lo scorso 15 marzo. Da allora, la città è retta da un commissario prefettizio, Antonio Tedeschi, al quale il decreto di scioglimento della consiliatura ha assegnato i poteri di giunta, sindaco e consiglio, al fine di garantire l’ordinaria amministrazione dell’ente.

Per cosa si vota?

I cittadini di Ardea saranno chiamati a scegliere non soltanto il prossimo Sindaco della città, ma anche i membri del Consiglio comunale.

I seggi in palio nella massima assise cittadina sono 24, come avviene in tutte le città di Italia con un numero di abitanti compresi tra 30.000 e 100.000. Si tratta di un aumento del numero dei seggi, che – fino alla scorsa consiliatura – erano solo 16.

Gli aventi diritto al voto sono 36.148 e i risultati saranno validi indipendentemente dal numero dei cittadini che si recherà alle urne (per le elezioni amministrative, così come per quelle politiche non esiste quorum).

Alle scorse elezioni, quando gli aventi diritto erano 33.997, si recò alle urne solo il 58,65% degli elettori (poco meno di 20.000). Mentre nel 2007 l’affluenza si era attestata sul 65,8% al primo turno.

Ad Ardea il centrodestra governa ininterrottamente dal 1997 (se non si considerano i commissariamenti per scioglimento anticipato della consiliatura).

Inoltre, da quando i sindaci vengono eletti direttamente dai cittadini (l’elezione diretta del sindaco è stata introdotta in Italia con la Legge 81/1993), soltanto un sindaco su sei ha terminato il proprio mandato: Carlo Eufemi (2007-2012), peraltro unico primo cittadino di Ardea ad aver esercitato due mandati.

Come si stanno muovendo partiti e politici rutuli?

Al momento, sono pochi i punti fermi.

Il primo è sicuramente la candidatura del Movimento 5 Stelle, che – ottenuta la certificazione della propria lista lo scorso 31 marzo – ha presentato domenica scorsa i propri candidati alla carica di consigliere comunale e il candidato sindaco, Mario Savarese. 68 anni, pensionato, Savarese risiede ad Ardea dal 2012 e dal gennaio 2016 è il portavoce del gruppo Amici di Grillo Ardea.

Il secondo punto fermo è la rinuncia del Partito Democratico a presentarsi con un proprio simbolo. Il direttivo dei democratici rutuli ha infatti deciso di presentarsi come lista civica (Ardea Democratica) all’interno di una coalizione “civica”, proponendo come candidato sindaco Alfredo Cugini, 62 anni, funzionario della Polizia di Stato ed in passato assessore ai Lavori Pubblici nell’ultima giunta Eufemi, nonché presidente del Rotary Club di Anzio e Nettuno.

La coalizione che appoggia Cugini, però, non è certo l’unica formazione di liste civiche a voler conquistare il palazzo di via Garibaldi. Nella vivace confusione che, nella cittadina rutula, spesso caratterizza i giorni precedenti alla scadenza ufficiale per la presentazione di liste e coalizioni, alleanze, ma anche liti e separazioni sono all’ordine del giorno.

Al momento, nel variegato panorama delle liste civiche, spiccano da un lato la candidatura a sindaco di Monica Fasoli, imprenditrice quaranticinquenne con un passato da attivista politica nel partito Noi con Salvini, oggi candidata della lista Liberiamo Ardea. Dall’altro quello della lista L’Ardea Fenice, che sostiene la candidatura a sindaco di Walter Giustini, 58 anni, luogotenente dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza e attivista politico prima de La Destra e poi del Movimento Fare! con Tosi.

Un’ulteriore coalizione di liste civiche sta aggregando ex consiglieri comunali di vari schieramenti e nuove formazioni attorno al “cartello” Area del Cambiamento – Rete dei Movimenti Civici. Al momento, però, non si conosce il nome del candidato sindaco.

Lo scorso 30 marzo, invece, il circolo di Rifondazione Comunista insieme ad altri movimenti cittadini ha dato vita alla Lista La Sinistra che vogliamo, che ha individuato in Barbara Tamanti (già portavoce del Coordinamento Ardea-Pomezia Dimensione Disabili) il proprio candidato sindaco.

Tutto tace, infine, sul fronte centro-destra. Se appare quasi scontata la rinuncia dell’ex sindaco Di Fiori a correre per un secondo mandato, i partiti che hanno sostenuto l’ultima giunta che ha governato la città ancora non hanno “sciolto la riserva” sul nome del proprio candidato alla massima carica cittadina.

Come si vota?

Poiché con le elezioni amministrative si eleggono sia il sindaco che il consiglio comunale, ciascun elettore può indicare:

  1. a quale tra i candidati alla carica di sindaco va la propria preferenza
  2. a quale, tra le liste di candidati alla carica di consigliere comunale, va il proprio consenso
  3. quale, tra i candidati all’interno della lista votata, preferisce che sieda nel consiglio comunale

Sulla scheda elettorale sono riportati i nomi dei candidati alla carica di Sindaco con accanto la lista o le liste che lo sostengono. Accanto al simbolo di ciascuna lista è poi presente uno spazio vuoto in cui ogni elettore può scrivere il nome del consigliere comunale che intende votare.

Scrivendo dunque il nome di un candidato alla carica di consigliere accanto alla lista con la quale si presenta, si vota automaticamente anche il candidato sindaco collegato alla lista indicata.

L’elettore può però anche indicare soltanto il candidato sindaco che vorrebbe venisse eletto (tracciando una X sopra il suo nome) senza esprimere una preferenza per lista e candidato consigliere.

Oppure, può votare un candidato consigliere (e la lista della quale fa parte) e il candidato sindaco di un’altra coalizione. Si parla in questo caso di voto disgiunto.

Una novità per le elezioni di quest’anno, ad Ardea, è invece la possibilità di indicare due nomi (anziché uno) per la carica di consigliere comunale, se di genere differente.